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Comprendere i segnali sensoriali del bambino autistico

Negli ultimi anni è sensibilmente aumentato il numero di tecnici che cercano di comprendere i comportamenti anomali dei bambini autistici in termini di “alterazioni sensoriali”e non più come deficit cognitivi (ritardo mentale).

A tale cambiamento ha contribuito, sia l’intuizione di Carl Delacato negli anni settanta del secolo scorso, che le numerose testimonianze delle persone autistiche, le quali hanno raccontato come le differenze sensoriali rivestono un ruolo importante nella loro vita e, inoltre, di come le difficoltà relazionali e comunicative dipendano dalle anomalie sensoriali.

Infatti, dai resoconti dei soggetti autistici si evince che, sovente, sono implicati tutti i cinque sensi nella genesi dei loro comportamenti anomali...

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I colori dell’anima

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Lorenzo è un giovane di 27 anni di La Spezia. Alla nascita, per una asfissia perinatale, ha riportato un severo danno neurologico con conseguente disorganizzazione neurologica. Il quadro clinico si caratterizza prevalentemente per la tetraparesi spastica e per l’afasia motoria. I suoi genitori, da sempre, a domicilio, con intensità e frequenza quotidiana, hanno cercato di prendersi cura degli aspetti motori e sensoriali di Lorenzo, con notevoli risultati sul controllo della spasticità. Da tre anni Lorenzo ha iniziato a dipingere.

Lorenzo Ludi espone a Sorrento i suoi colori dell’anima. Nessun titolo sarebbe più idoneo alla mostra promossa dall’associazione L’Agapè presieduta da Annamaria Santangelo e curata col suo consueto e intelligente impegno da Amelia Focaccio, che ...

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E’ importante conoscere cosa succede nel cervello schizofrenico

Quando, nel 1943, Leo Kanner per la prima volta descrisse l’autismo infantile, molti medici utilizzavano, per questi bambini, la diagnosi di schizofrenia precoce.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità la schizofrenia (età di esordio tra i 16 ed i 24 anni) colpisce tra lo 0.5 e l’1% la popolazione mondiale (in Italia ne sono affette circa 400 mila persone).

La vita di un soggetto schizofrenico, come quella dei suoi familiari, non è facile.

Da una parte le allucinazioni visive e/o uditive, i deliri, talvolta le agitazioni, “spingono” il paziente verso una dimensione differente della realtà; dall’altra, la chiusura relazionale e sociale, la difficoltà nel percepire e manifestare emozioni, l’apatia, lo “spingono” verso l’isolamento...

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Una nuova “visione” del “linguaggio”

Tra le caratteristiche cliniche tipiche dell’autismo, lo sguardo sfuggente e l’anomalo sviluppo del linguaggio, da sempre, hanno attirato le attenzioni degli osservatori, più di ogni altro segno clinico.

Purtroppo, i bambini con disordine dello sviluppo neurologico pagano il prezzo della nostra più assoluta incomprensione, secondaria sia al fatto che “vedere come vediamo” è per noi una cosa estremamente naturale, sia al fatto che, la maggior parte delle idee che ci facciamo sul mondo che ci circonda, oltre alle memorie che di esso abbiamo, sono visive.

In effetti, saper riconoscere un oggetto dal suo sfondo, come avere la capacità di trascurare visivamente alcuni dettagli (ad esempio un neo su un viso) per occuparsi di altri (il volto nella sua globalità), richiede una capacità ...

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Come alcune sostanze ambientali possono provocare anomalie dello sviluppo neurologico

Per l’organizzazione sanitaria mondiale quando, nel corso del secondo-terzo anno di vita, un bambino manifesta una comunicazione verbale alterata, ridotte interazioni sociali, per non dire assenti, oltre che gesti ripetitivi, va posta diagnosi di disturbo dello spettro autistico. Allo stesso tempo, per  tale organizzazione, il disturbo non è più attribuibile ad una genesi dinamica, bensì ad un danno neurologico, anche se non sempre evidenziabile con gli attuali strumenti di indagine diagnostica. Quello per cui, tale organizzazione, non sembra mostrare interesse è sulle cause del danno neurologico, se non per una semplicistica indicazione genetica, dimenticando che, un aumento rapido, quasi esponenziale dei casi, non può essere imputabile unicamente a mutazioni genetiche.

Rigettando...

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Il corpo si lega al cervello

Grazie a diversi articoli pubblicati dal blog nei mesi di agosto e settembre (plasticità neuronale, recenti ricerche sui markers anatomici nell’autismo) abbiamo compreso il significato biologico del fatto che, nel corso della nostra vita, l’esperienza ci modella incessantemente. Infatti, abbiamo visto come, a livello della circuiteria neuronale, collegamenti, ovvero sinapsi, vengono instaurati e rimossi in successione. Pertanto, possiamo apprendere e dimenticare, inoltre,  possiamo esperire come la rabbia possa convertirsi in perdono, la rassegnazione in speranza, la passione in indifferenza...

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