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La continuità tra corpo e sistema nervoso ci aiuterà a comprendere gli autismi (parte terza)

Di sicuro, negli organismi viventi più semplici, che per tre miliardi di anni hanno popolato la terra da soli, non esisteva un sistema nervoso, mentre esistevano i precursori degli organuli che popolano il citoplasma interagendo tra di loro, ed esisteva una membrana cellulare.

Cinquecento milioni di anni fa comparvero le prime cellule nervose organizzate in reti (sistema nervoso).

In origine le reti erano molto semplici, simili a quelle della formazione reticolare del tronco cerebrale.

La loro funzione principale era quella di modulare la digestione, al fine di garantire l’omeostasi.

In effetti, come ricordato più volte negli ultimi due articoli del blog, gli organismi semplici possedevano già un complicato sistema omeostatico diretto a procurare e ad incorporare energie, a trasformarle...

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La continuità tra corpo e sistema nervoso ci aiuterà a comprendere gli autismi (parte seconda)

In biologia vi sono almeno due certezze: la vita non sarebbe possibile senza l’omeostasi, i sistemi nervosi sono comparsi al servizio dei corpi e non viceversa (grave dimenticanza della psicologia cognitiva).

Altra certezza è che il corpo ed il cervello interagiscono sia mediante molecole libere di diffondersi che per vie nervose, stabilendo così un’alleanza cooperativa il cui risultato, in termini di percepito o psicostato, viene definito “sentimento”dalle neuroscienze moderne.

In questi termini i sentimenti rappresentano informazioni: rivelano all’organismo la condizione di vita al suo interno, una condizione che può oscillare tra estremi positivi e negativi.

Pertanto, un’omeostasi insufficiente viene espressa da sentimenti ampiamente negativi (malessere), mentre livelli app...

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La continuità tra corpo e sistema nervoso ci aiuterà a comprendere gli autismi

Mattia è un bellissimo ragazzo affetto da disturbo dello spettro autistico di sedici anni. I suoi genitori, come i suoi insegnanti ed i compagni di classe, sono costantemente terrorizzati da un aspetto del suo bizzarro comportamento. Mattia all’improvviso, senza cause apparenti, comincia a “sbattere” la testa sulle pareti.

Sbattere la testa sul muro o su altre superfici solide (pavimento, macchine, tavoli), quando presente, rappresenta uno dei segni più drammatici di tutto il corredo sintomatologico della sindrome autistica.

Tale comportamento può manifestarsi, in soggetti autistici adulti che vivono da anni in istituti, come in giovanissimi che vivino in ambito domestico; nei maschi, come nelle femmine.

Questa anomalia comportamentale provoca profonda frustrazione nei tecnici poi...

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LE VIE DISCENDENTI DEL SISTEMA NERVOSO (dottoressa Sabrina Zampini)

Proporre un approccio neurobiologico per lo studio dei disturbi dello spettro autistico significa, innanzitutto, interpretare la clinica osservata nei termini biologici, ovvero, facendo riferimento all’anatomia ed alla fisiologia del Sistema Nervoso. Per questo motivo, nel corso del master biennale sulla Metodologia Delacato, risulta fondamentale lo studio dell’anatomia del cervello.

LE VIE DISCENDENTI (paper della dottoressa Sabrina Zampini, osteopata, iscritta al primo anno del master).

Per una migliore comprensione si usa descrivere separatamente le vie ascendenti e le vie discendenti, come se si trattasse di due sistemi differenti. Nella realtà questi due sistemi sono interdipendenti e non separabili, per almeno due ragioni.

Prima di tutto le vie discendenti, che originano nelle aree ...

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Feed-back e feed-forward: neurobiologia del comportamento

Martedì 13 presso il Grand Hotel Vanvitelli Caserta si terrà un convegno scientifico dal titolo: Disturbi dello spettro autistico. sotto il comportamento c’è un corpo. Prospettive sistemica per un efficace intervento multidisciplinare.

Voglio omaggiare le lettrici ed i lettori del blog “Autismo fuori dagli schemi” di una parte saliente del mio intervento.

Per le neuroscienze del terzo millennio ogni uomo è la sua storia.

Essere la propria storia significa, in primo luogo, essere quanto si è verificato nel corso dell’EVOLUZIONE.

L’evoluzione ha determinato che veniamo al mondo estremamente immaturi, possiamo dire, senza ombra di dubbio, che siamo nati incompiuti, pertanto, la nostra sopravvivenza dipende in tutto e per tutto da chi ci circonda (David Eagleman).

All’esterno del no...

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L’autismo è una malattia mentale?

Riconoscendo che fino al 1907 non si conosceva la cellula nervosa, mentre oggi è possibile misurare la sua attività in vivo, non si può non affermare che, durante lo scorso secolo, innumerevoli sono state le scoperte che ci hanno consentito di conoscere bene il nostro cervello.

Quale può essere, ad inizio di questo nuovo secolo e millennio, la nuova frontiera da varcare da parte delle neuroscienze?

A mio avviso, l’interesse primario delle neuroscienze attuali sarà quello di fare sempre più luce sul perchè e sul come i cervelli interagiscono con il corpo per sostenere particolari funzioni, quali le emozioni, i sentimenti, la ragione, oltre che la coscienza...

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