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lo spirito è forte ma la carne è debole, Buona Pasqua 2018

Nell’ ultimo articolo (neuroni) ho accennato all’importanza delle idee di Cartesio (dualismo di sostanza tra pensiero e materia) nel modo di condizionare il pensiero, anche psichiatrico, nel mondo occidentale. Allo stesso tempo, è risaputo che, nella cultura occidentale, nessun filosofo ha determinato il nostro modo di “riflettere”, su determinate questioni, più di Platone.

Come più volte ho accennato, un biologo non può far ricorso alla scienza quando cerca verità assolute (la scienza rappresenta un percorso di conoscenza). Pertanto, in non pochi momenti della sua vita, rincorre ben altro.

Se qualcuno ha ascoltato o letto la Passione di Gesù tratta dal vangelo di Marco (Santa Messa della scorsa domenica) di certo ricorda il seguente passaggio: “LO SPIRITO E’ FORTE MA LA CARNE E’ DEBOLE”.

La premessa iniziale, di quanto il nostro pensiero sia stato influenzato dai concetti di Platone e di Cartesio, ovvero dal dualismo pensiero-azione, non potrebbe trovare migliore dimostrazione.

Ma, nel 2018, come le neuroscienze si pongono di fronte al dualismo spirito-corpo?

Una scuola di pensiero delle moderne neuroscienze è rappresentata dalla neurobiologia evolutiva (quella che ha plasmato la mia formazione clinica).

Secondo la neurobiologia evolutiva, molte strutture neuronali (midollo, cervelletto, nuclei di nervi cranici, amigdala, talamo, gangli basali, abbozzi di cortecce cerebrali) comparse nel corso dell’evoluzione, sono presenti in tantissime specie viventi, anche molto differenti tra loro, conservando le stesse funzioni in tutte le specie viventi (regolare in maniera adattiva i comportamenti dell’animale al fine di garantire l’omeostasi interna fondamentale per la sopravvivenza). La complessità dei sistemi nervosi che emergevano nel corso dell’evoluzione rappresentavano solo il vantaggio di liberare, il più possibile, l’animale da comportamenti stereotipati o rigidi, per renderli il più flessibile rispetto ai mutamenti ambientali. Il tutto compatibile con l’enorme consumo di energie da parte dei neuroni e, dunque, con la mole dell’animale e le sue capacità di procurarsi il cibo.

Emerge una prima considerazione: i centri nervosi più nobili o filogeneticamente più” giovani” possono svolgere la propria funzione poichè esercitano un veto (inibizione) sulle strutture neuronali più antiche (inibizione del circuito neuronale evolutivamente più giovane sul più antico), “impadronendosi” del controllo dell’azione.

Inoltre, con i primati si assiste ad una vera rivoluzione. La capacità di sopravvivere non dipende esclusivamente dal comportamento adattivo del singolo, ma richiede anche la cooperazione del gruppo.

NESSUN ESSERE UMANO POTREBBE SOPRAVVIVERE SOLO PER MEZZO  DELLE PROPRIE POTENZIALITA’ (comprese quelle neuronali).

Vivere in gruppo significa, innanzitutto, essere EDUCATI (lo spirito delle neuroscienze) a rispettere gli altri, anche al prezzo di inbire quei circuiti neuronali capaci di garantire la mia omeostasi o sopravvivenza. Vivere in gruppo significa che gli altri garantiranno la MIA sopravvivenza, ed io garantirò la sopravvivenza ALTRUI.

Senza dualismi di sostanza, in quanto l’EDUCAZIONE plasma i nostri circuiti neuronali, allo stesso modo di come uno stimolo sensoriale plasma un’altra zona del mio cervello (APPRENDIMENTO)

NOI SIAMO MAESTRI ED ALLIEVI DELL’ EDUCAZIONE…………… anche quando, umanamente, “sbandiamo”……

…….la mia mente ritorna per un attimo sulla passione di Gesù………….. quanti personaggi…………c’è chi è stato scelto, ma nel momento in cui l’amico sprofonda nella paura, lui non sa fare altro che addormentarsi………..chi prende le distanze pur avendo giurato fedeltà all’amico……………chi per pochi denari truffa la gara o vende il proprio amato……………per non dire di chi è sempre pronto a dare giudizi, anche di morte,…….o chi, per conservare la poltrona, si lava le mani mentre altri annegano……..

Le strutture neuronali che possediamo, al fine di garantirci la sopravvivenza, non sono molto differenti da quelle degli altri animali (la carne è debole). Possediamo in più una piccola popolazione di neuroni capaci di apprendere attraverso quello che vediamo fare ad altri e, soprattutto, attraverso il significato che l’altro da all’azione che compie. Per questo motivo abbiamo famiglie e scuole.

LA RINASCITA DI OGNUNO DI NOI PASSA ATTRAVERSO L’EDUCAZIONE (Spirito).

DESIDERO AUGURARE BUONA PASQUA DI RESURREZIONE 2018 con quanto Papa Francesco ha detto rivolgendosi al mondo della scuola italiana nell’incontro tenutosi in Piazza San Pietro sabato 10 maggio 2014: ” La scuola ci educa al vero, al bene e al bello. Vanno insieme tutti e tre. L’educazione non può essere neutra. O è positiva, o è negativa; o arricchisce o impoverisce; o fa crescere la persona o la deprime, persino può corromperla. La missione della scuola è di sviluppare il senso del vero, il senso del bene, e il senso del bello.

Auguro a tutti voi, genitori, insegnanti, persone che lavorano nella scuola, studenti, una strada lunga che faccia crescere le tre lingue, che una persona matura deve sapere parlare: la lingua della mente, la lingua del cuore e la lingua delle mani. Ma,armoniosamente, cioè pensare quello che tu senti e quello che tu fai; sentire bene quello che tu pensi e quello che tu fai; e fare bene quello che tu pensi e che tu senti. Le tre lingue, armoniose e insieme! la scuola perchè è sinonimo di apertura alla realtà. Almeno così dovrebbe esserlo, ma non sempre riesce ad esserlo, allora vuol dire che bisogna cambiare un pò l’impostazione. Andare a scuola significa aprire la mente e il cuore alla realtà, nella ricchezza dei suoi aspetti, delle sue dimensioni. E noi non abbiamo diritto ad aver paura della realtà ! La scuola ci insegna a capire la realtà.  Andare a scuola significa aprire la mente e il cuore alla realtà, nella ricchezza dei suoi spetti, delle sue dimensioni. E questo è bellissimo ! Nei primi anni si impara a 360 gradi poi pian piano si approfondisce ogni indirizzo e infine si ci specializza.

Ma se uno ha imparato ad imparare, – è questo il segreto imparare ad imparare- questo gli rimane per sempre, rimane una persona aperta alla realtà”.

 

 

1 commento a lo spirito è forte ma la carne è debole, Buona Pasqua 2018

  • Paola Trivulzio

    Grazie!
    Buona buona buona pasqua di resurrezione!
    E che la preghiera abbia sopravvento sul parasimpatico 😉

    Paola e co.

    Rispondi

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