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Il comportamento-problema: come le neuroscienze ci aiutano a capirlo (ultima parte).

PARTE SESTA: i comportamenti problema di Alessandra sono secondari ad una malattia mentale?

Nelle parti precedenti di quest’articolo abbiamo visto che, in organismi come il nostro, le quantità di ossigeno e di anidride carbonica, così come il pH, possono variare solo di poco. Lo stesso vale per la temperatura o per la concentrazione ematica di zuccheri, grassi e proteine. Ogni volta che questi parametri si discostano da uno stretto intervallo virtuoso, subentra l’agitazione e la modifica del nostro stato mentale. Questa “agitazione” ci segnala che le ferree leggi della regolazione della vita sono state violate.

Possiamo definirla come sollecitazioni provenienti dai territori dei processi non coscienti, sollecitazioni che ci chiedono di trovare soluzioni ragionevoli ad una situa...

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Il comportamento-problema: come le neuroscienze ci aiutano a capirlo (parte quinta)

PARTE QUINTA: Il direttore d’orchestra, ovvero, il Sè.

Nel corso della vita, tutti noi abbiamo abbondantemente sperimentato che non possiamo controllare i nostri stati emotivi ed i nostri sentimenti con la volontà.

Infatti, ci è capitato di trovarci in uno stato di tristezza o di gioia e di non avere idea del perchè, in quel momento, ci trovassimo in quello stato.

Di certo, un’attenta introspezione può averci aiutato a rilevare possibili cause, abbastanza verosimili, anche se non sempre ci hanno lasciato del tutto certi. In effetti, la causa del nostro “sentimento” potrebbe essere stata un preciso evento, oppure, anche il suo pensiero, come una qualsiasi altra immagine affiorata alla nostra conoscenza (anche sublimale).

Di recente, le neuroscienze si sono soffermate sullo stud...

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