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I gatti non amano i neurofisiopatologi

Quando un cucciolo d’uomo, con uno sviluppo nella norma, tra i 12 ed i 14 mesi sperimenta, per la prima volta, la posizione in piedi in autonomia, vi riesce poichè i suoi muscoli estensori sono diventati capaci di esercitare un’azione uguale e contraria a quella della gravità. L’azione di questi muscoli deve essere continua, perchè è continua l’azione della gravità. Allo stesso tempo, la forza da loro sviluppata è lieve, perchè nella normalità solo una modesta frazione della forza, che può essere sviluppata dai muscoli estensori, risulta sufficiente per controbilanciare l’azione della gravità. Tutto questo poichè, com’ è facilmente intuibile, quando un uomo è in piedi le articolazioni degli arti inferiori tenderebbero a flettersi sotto il peso del corpo...

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La vita è un’avventura estremamente dinamica, anche per le rane.

Provavo fascino ad osservare Gabriella (20 anni, affetta da autismo). Lei osservava attentamente il suo papà mentre avvicinava la mano al cellulare che  suonava. Gabriella sapeva esattamente cosa il genitore avrebbe fatto: premuto il tasto verde, portato il telefono all’orecchio e detto “pronto”. Non l’avrebbe afferrato per spostarlo o per metterlo in tasca. Eppure, capire azioni collegate ad intenzioni in un contesto, prevederne l’esito, è qualcosa che gli autistici, per i cognitivisti, non dovrebbero fare, almeno in modo naturale e spontaneo, come invece  faceva Gabriella.

Ma sono proprio le “intenzioni” a generare sia le nostre azioni che il motivo per cui le compiamo?

Il blog ha più volte ricordato ai suoi lettori che in biologia la vita è intimamente connessa al movimento...

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Il contatto è necessario per lo sviluppo. PARTE TERZA

Le neuroscienze attuali hanno dimostrato, con i loro studi, come la carenza di stimoli sensoriali durante lo sviluppo, possa compromettere, non solo l’organizzazione neurologica nelle aree connesse alla periferia sensoriale, ma l’intero processo di apprendimento, causando modifiche delle abilità, oppure anomalie del comportamento. Allo stesso tempo, si è potuto capire che, una stimolazione supplementare può agevolare e facilitare il processo di Organizzazione Neurologica.

Inoltre, le moderne neuroscienze hanno fatto una scoperta che dovrebbe avere conseguenze pratiche, e condurre “fuori dagli schemi”, non solo la neuroriabilitazione, ma anche la pedagogia (neurodidattica), oltre che l’educazione: gli stimoli di una certa classe sensoriale, come il tatto, determinano un’ organizzazione n...

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Il contatto è necessario per lo sviluppo. PARTE SECONDA

Nell’articolo precedente abbiamo visto che, anche se siamo soliti pensare al nostro tatto in termini di sensazione tattile, in realtà ne esistono quattro forme distinte. Ognuna di queste modalità sensoriali dipende da un insieme distinto di recettori e circuiti cerebrali che formano il sistema del tatto, o somatosensoriale.

Abbiamo anche visto come, nei mammiferi, il codice genetico contiene informazioni appena sufficienti per realizzare una mappatura approssimativa tra la pelle, le articolazioni e i muscoli del corpo con le aree somatosensoriali del cervello, mentre il resto dello sviluppo neurologico dipenderà dalle stimolazioni sensoriali tattili...

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Il contatto è necessario per lo sviluppo. Parte Prima

Luigi è un bellissimo bambino di ventiquattro mesi. Anche se ancora non dice parole, ha notevoli capacità motorie. Questo lo porta ad occupare sovente “spazi sbagliati”. Proprio ieri, in un attimo di disattenzione da parte dei familiari, utilizzando una sedia, si è seduto abilmente nel lavabo di casa, per giocare con l’acqua del rubinetto, allertando tutti i presenti. Inoltre, i genitori hanno osservato che mostra “la paura di essere toccato”, pertanto, non gradisce la presenza di altri, specie estranei, nel “suo spazio”.

Matteo ha tredici anni. La sua salute è stata ottima, tranne frequenti faringiti, fino all’età di sei anni, epoca in cui ha iniziato a manifestare tic motori...

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Il ballo: quando due corpi diventano uno

Sono trascorsi otto giorni dall’incontro con la professoressa Tina Iachini presso il Grand Hotel Flora in Sorrento. Il ricordo dell’incontro con la neuroscienziata, come anche quello della presentazione delle tesi da parte delle dottoresse che hanno completato il corso di studio sulla Metodologia Delacato è, tuttora, vivo e forte. Per questo motivo voglio ritornare sul concetto di spazio emotivo e sociale, oltre che sul suo sviluppo ontogenetico (visto che il blog si occupa di patologie del neurosviluppo).

Poche cose possono affascinare come quella di guardare due individui che danzano, a volte stretti in un abbraccio, a volte allontanandosi l’uno dall’altro, a secondo dei passi del ballo che eseguono.

Le neuroscienze negli ultimi anni, come le ricerche della professoressa Iachini, si sta...

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Importanza della genetica e dell’epigenetica nell’autismo

Nell’ultimo articolo abbiamo visto come il nostro cervello, alla nascita, non è affatto una tabula rasa. Infatti, i bambini appena nati ricercano quelle stimolazioni sensoriali più adatte a stimolare un corretto sviluppo cerebrale nelle prime fasi della crescita, inoltre, il mantenimento dell’omeostasi rappresenta un elemento regolatore dello sviluppo. Di certo, per moltissime specie di animali, uomo compreso, il mantenimento dell’omeostasi richiede la messa in atto di azioni precise e, talvolta, complesse (neurostati complessi). Infatti, in natura il cibo non è sempre disponibile, non sempre si dispone di una sorgente di acqua fresca nelle vicinanze, i partner sessuali non sempre fanno la fila in attesa di essere scelti per l’accoppiamento, ecc...

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Non siamo nati come lavagne vuote che aspettano che qualcuno ci scriva sopra

Un aspetto emerso dall’incontro con la professoressa Iachini e che rappresenta , sin dai primi articoli, anche l’orientamento del blog, è quello di considerare il cervello dell’ uomo moderno plasmato dal processo evolutivo, oltre che, il considerare che gli uomini, per il 97% della loro storia hanno vissuto in condizioni ambientali totalmente diverse da quelle attuali. Eppure, il processo di apprendimento è regolato dal processo di Organizzazione Neurologica che (grazie alla moltiplicazione neuronale, alla migrazione dei neuroni, alla formazione ed alla selezione dei circuiti e delle sinapsi neuronali, oltre che alla selezione dei neurotrasmettitori), dall’inizio dello sviluppo intrauterino e per tutta la vita, regola l’acquisizione delle nostre abilità, ovvero il nostro comportamento.

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Intervista alla Professoressa Tina Iachini

Questa mattina, presso il Grand Hotel Flora in Sorrento, la professoressa Tina Iachini ha partecipato ad un evento scientifico organizzato dal Centro Studi Delacato ed ha concesso l’intervista riportata dal blog “Autismo fuori dagli schemi”.

Tina Iachini è professore di scienze cognitive presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Napoli, dirige il laboratorio of Cognitive Science e Immersive Virtual Reality. Da vari decenni effettua studi al fine di comprendere come l’essere umano acquisisca il “concetto di spazio”.

Professoressa Iachini quale significato possiamo dare, in questo preciso momento, al concetto di funzioni cognitive?

IN QUESTO MOMENTO LE FUNZIONI COGNITIVE SONO VISTE COME STRUMENTI ADATTIVI CHE CI SERVONO PER INTERAGIRE EFFICACEMENTE CON L ‘AMBIENTE...

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