Dare fondamenti biologici all’autismo
Il termine autismo fu utilizzato per la prima volta nel 1908 da Eugen Bleuler che lo aveva riferito ad una particolare forma di isolamento dal mondo, sintomo tipico della schizofrenia.
Nel 1943, il dottor Leo Kanner che all’epoca lavorava presso il Johns Hopkins hospital di Baltimora, lo riprese per descrivere le condizioni cliniche di 11 bambini di età compresa tra i 2 e gli 8 anni affetti, per l’appunto, da quello che definì “autismo infantile precoce”.
Da allora, la medicina ha compiuto notevoli progressi nella descrizione e nella comprensione della clinica dell’autismo, al punto che, anche senza essere genitori o neuropsichiatri infantili, insegnanti o educatori, tecnici della riabilitazione o psicologi, molti conoscono e riconoscono soggetti con autismo.
Eppure si avverte,...